La Guerra dei Mondi (mediatici): Paramount lancia una bomba atomica da 108 Miliardi su Netflix e Warner

Paramount lancia OPA ostile su Warner Bros per 108 mld, sfidando Netflix. Offerta 100% cash a $30/azione. La guerra finanziaria che scuote hollywood.

Non è più solo un affare. È una saga galattica. David Ellison ha premuto il grilletto nucleare: un'offerta ostile "tutto in contanti" per strappare Warner dalle fauci di Netflix. Mettetevi comodi, perché la battaglia per l'anima di Hollywood è appena diventata una rissa da bar su scala planetaria.

[di Alex M. Salgado]

Pensavamo che fosse finita? Credevamo che l'annuncio di venerdì scorso, quel patto faustiano da 82 miliardi tra il Grande Squalo Rosso (Netflix) e Warner Bros., fosse l'epilogo? Ci sbagliavamo di grosso. Come in ogni space opera che si rispetti, proprio quando i titoli di coda sembrano scorrere, ecco che arriva l'Impero a colpire ancora. E questa volta, l'Impero ha il volto di David Ellison e un assegno in mano che pesa quanto un buco nero.

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Lunedì mattina, l'apocalisse finanziaria. 

Mentre Wall Street si stava ancora asciugando le lacrime di gioia (o di terrore) per l'accordo Netflix, Paramount Global ha deciso di non andarsene in silenzio nella notte. Hanno lanciato un'Offerta Pubblica di Acquisto (OPA) ostile per l'intera Warner Bros. Discovery. Niente accordi gentili, niente strette di mano in sale riunioni profumate di mogano. Ellison ha scavalcato il consiglio di amministrazione di WBD ed è andato dritto alla giugulare: gli azionisti.

Ecco il piatto ricco: 108,4 miliardi di dollari di Enterprise Value. Sì, non è un errore di battitura. Cento-otto-virgola-quattro. Paramount offre 30 dollari per azione, tutti in contanti (all-cash), un premio dell'8% rispetto a quello che Netflix ha messo sul tavolo con il suo mix di soldi e carta straccia azionaria. È una mossa da pokerista ubriaco o da genio assoluto, finanziata da un consorzio che sembra la lista degli invitati a un matrimonio reale del Golfo Persico: la famiglia Ellison (con i miliardi di papà Larry di Oracle), RedBird Capital e banche come Bank of America e Citi pronte a staccare assegni da 54 miliardi.

"Il vostro processo era una farsa". 

È questo che urlano gli avvocati di Paramount nelle loro lettere al vetriolo spedite a David Zaslav, CEO di WBD. Accusano il board di Warner di aver condotto una vendita truccata, miope e viziata da favoritismi verso Netflix, ignorando per mesi le loro offerte superiori. È il lamento dell'amante respinto che torna con una Ferrari per dimostrare che l'altro tizio (Netflix) guida solo una Tesla noleggiata.

Ma c'è un dettaglio succoso, un plot twist degno di Star Wars. Paramount non vuole solo i gioielli della corona (Harry Potter, HBO). Loro vogliono tutto. Si prenderebbero anche il "pacco" che Netflix ha schifato: la CNN, le reti via cavo, l'intero baraccone morente della TV lineare. La loro offerta elimina il bisogno di quel complesso e rischioso "spin-off" che Netflix pretende. È una scommessa brutale: "Dateci tutto il cucuzzaro, debiti compresi, e vi paghiamo subito".

Il Fattore Trump e l'ombra del Monopolio. 

E qui la saga diventa politica. David Ellison non è solo un miliardario con manie di grandezza; è il figlio di uno dei più grandi donatori di Donald Trump. Mentre Netflix è vista come il mostro della Silicon Valley "liberal", Paramount si presenta come il campione nazionale tradizionale. Trump ha già ringhiato contro l'affare Netflix, definendolo un problema di dominio del mercato. Se l'Antitrust si muove, Netflix rischia di dover pagare quella mostruosa penale da 5,8 miliardi. Paramount gioca su questo: "Il nostro affare è sicuro, il loro è un suicidio legale".

Gli azionisti di Warner ora sono come bambini in un negozio di caramelle tossiche. Da una parte c'è Netflix, l'efficienza spietata, il futuro dello streaming, ma con il rischio che l'Antitrust faccia saltare tutto in aria. Dall'altra c'è Paramount, con una montagna di contanti sicuri oggi, ma che vi costringe a vendere l'anima a un impero finanziato da debiti colossali e fondi sovrani esteri che faranno scattare allarmi alla sicurezza nazionale.

Siamo nel mezzo di una guerra civile galattica per il controllo dei nostri occhi e delle nostre menti. Chiunque vinca, una cosa è certa: l'industria che conoscevamo è morta. Ora si tratta solo di capire chi scriverà l'epitaffio e chi si intascherà l'eredità. Che la Forza (o il Cash) sia con voi.

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