Cannes 2025: I Nostri Pronostici per la Palma d'Oro e i Premi Principali – Chi Trionferà?

Pronostici Cannes 2025: Scopri i favoriti per la Palma d'Oro e gli altri premi. Analisi critica dei film e talenti in lizza al 78° Festival.

Mentre il sipario cala sul 78° Festival di Cannes, la nostra redazione svela le proprie previsioni sui vincitori. Tra favoriti conclamati e possibili sorprese, ecco l'analisi di Luci sulla Scena Magazine sui film e i talenti che potrebbero scrivere la storia questa sera.

[di Alex M. Salgado]

Il 78° Festival di Cannes è giunto al suo culmine e l'atmosfera sulla Croisette è elettrica, pervasa dall'attesa per il verdetto della giuria presieduta da Juliette Binoche. Quest'edizione ha confermato Cannes quale epicentro del cinema mondiale, trampolino per opere destinate a lasciare il segno e inizio ufficioso della stagione dei premi. Due narrazioni hanno dominato il dibattito: la caccia della casa di produzione e distribuzione nord americana NEON alla sesta Palma d'Oro consecutiva – un'impresa che consoliderebbe definitivamente il suo status leggendario – e l'aggressiva campagna acquisti di MUBI, testimonianza di un fiuto infallibile per la qualità cinematografica.

Ma ora, messe da parte le premesse, è giunto il momento dei nostri pronostici ragionati.

La Palma d'Oro: il trionfo annunciato

La Palma d'Oro, il più ambito dei riconoscimenti, sembra destinata a Sentimental Value di Joachim Trier. Definito dalla maggior parte dei critici cinematografici un "capolavoro stratificato" e "il miglior film del Festival", ha conquistato critica e pubblico con una standing ovation oceanica di diciannove minuti. Il film, distribuito da NEON, beneficia del precedente successo di Trier a Cannes presentandosi come un'opera di profonda risonanza emotiva che pare scritta per questo palcoscenico.

Grand Prix: l'arte oltre le avversità

Per il Grand Prix, il nostro sguardo si posa su It Was Just an Accident di Jafar Panahi. Questo thriller di vendetta teso e contorto, anch'esso sotto l'egida di NEON, non è soltanto un film potente, bensì una dichiarazione d'umanità forgiata nonostante – o forse proprio a causa delle – avversità personali del regista. Con il 100% su Rotten Tomatoes e il noto sostegno di Juliette Binoche nei confronti di Panahi, rappresenterebbe un riconoscimento di straordinario peso simbolico.

Prix de la Mise en Scène: l'audacia visionaria

Il Prix de la Mise en Scène (Miglior Regista) potrebbe premiare l'audacia visiva di Bi Gan per Resurrection. Il film, unn racconto post-apocalittico sulla memoria, incarna quel tipo di cinema inventivo e onirico che questa categoria celebra tradizionalmente – un'opera che spinge i confini del linguaggio cinematografico verso territori inesplorati.

Prix du Jury: la scoperta d'autore

Il Prix du Jury (Premio della Giuria) andrà, secondo le nostre previsioni, a Sound of Falling di Mascha Schilinski. Un film sbalorditivo, vero cinema d'autore con la C maiuscola, distribuito da MUBI. Il film possiede quella originalità e ambizione artistica che la giuria ama scoprire e valorizzare, soprattutto quando i premi maggiori sono destinati a nomi più consolidati del panorama internazionale. 

Le interpretazioni: talento e trasformazione

Per le interpretazioni, il Prix d'Interprétation Féminine (Miglior Attrice) sembra cucito su misura per Jennifer Lawrence in Die, My Love. La sua performance formidabile  e sbalorditiva – è il classico  ruolo trasformazionale di quelli che Cannes predilige per l'intensità emotiva e la capacità di attraversare lo schermo. Anche se sotto sotto speriamo nell'outsider Valeria Golino per la sua Goliarda Sapienza in Fuori di Mario Martone.

Dal versante maschile, il Prix d'Interprétation Masculine (Miglior Attore) dovrebbe consacrare Wagner Moura per The Secret Agent. Il suo è stato definito un "ritorno stellare al cinema brasiliano", una prova d'attore di rara potenza in un film acclamato e acquisito da NEON – circostanza che ne amplifica considerevolmente il profilo internazionale.

Prix du Scénario: la parola che diventa cinema

Il Prix du Scénario (Miglior Sceneggiatura) potrebbe riconoscere la complessità e la rilevanza contemporanea di Two Prosecutors di Sergei Loznitsa. Elogiato per il suo commento implacabile sull'autoritarismo e la sua penetrante analisi storica, rappresenta esattamente il tipo di sceneggiatura intellettualmente stimolante e narrativamente avvincente che il festival onora con regolarità.

Caméra d'Or: il futuro del cinema

Infine, per la Caméra d'Or, destinata alla migliore opera prima, puntiamo su Pillion di Harry Lighton. Aver già conquistato la Miglior Sceneggiatura a Un Certain Regard costituisce un biglietto da visita di notevole peso. Il suo tema provocatorio – un "romanzo BDSM selvaggiamente grafico e stranamente commovente" – trattato con un approccio capace di conquistare pubblico e critica, unitamente al 100% su Rotten Tomatoes, lascia presagire un debutto di grande impatto e sicurezza autoriale.

LEGGI I VINCITORI DI UN CERTAIN REGARDS ---> https://www.lucisullascenamag.it/2025/05/cannes-mysterious-gaze-of-flamingo.html

Naturalmente, l'imprevedibilità rimane il sale di Cannes. Le dinamiche interne alla giuria possono sovvertire ogni pronostico, trasformando certezze in sorprese e favoriti in dimenticati. Tuttavia, queste sono le nostre carte, giocate sulla base del fermento critico, delle dinamiche distributive e di quella magia irripetibile che soltanto la Croisette sa creare.

Che vinca il cinema migliore!