Il cinema italiano diventa brand globale: Andrea Iervolino lancia MIFE

Nasce MIFE, la federazione guidata da Andrea Iervolino per l'export del cinema italiano. 50 produttori uniti per competere sui mercati internazionali.

Nasce Made in Italy Film Export, la nuova federazione che unisce 50 produttori per trasformare l'audiovisivo in una risorsa strategica nazionale al pari di moda e automotive.

[di Redazione]

L'industria cinematografica italiana si prepara a una svolta strutturale orientata decisamente verso l'internazionalizzazione. Andrea Iervolino ha annunciato la nascita di una nuova realtà federativa dedicata ai professionisti e ai produttori del settore audiovisivo, con l'obiettivo primario di aggredire i mercati esteri. Denominata Made in Italy Film Export (MIFE), l'organizzazione ha già raccolto l'adesione di circa 50 produttori, riunendo sotto un'unica egida alcune delle realtà più dinamiche del panorama nazionale.

La missione di MIFE appare chiara fin dalle sue fondamenta: superare la frammentazione per permettere ai contenuti audiovisivi nostrani di competere in maniera organizzata e continua sugli scenari globali. Per garantire solidità istituzionale e operativa, la federazione nasce affiliata a Confimprese Italia, l'associazione di categoria che rappresenta circa 80.000 micro, piccole e medie imprese, offrendo un ecosistema di supporto che spazia dalla consulenza legale e fiscale allo sviluppo del business e alla promozione della competitività internazionale.

Il calibro dei primi aderenti testimonia l'ambizione del progetto. Oltre alle società facenti capo allo stesso Iervolino, come The Andrea Iervolino Company, TAIC e Tatatu, il parterre include player di rilievo internazionale. Tra questi spiccano la Kalicon, comproprietà di Stefano Torrisi (Presidente di Warner Bros. Spagna e Italia), la Motus Studios di Emanuele Moretti, attiva tra Roma e Los Angeles, e la Notorious Pictures guidata da Guglielmo Marchetti. Questa convergenza di nomi illustri segnala la volontà di creare un fronte comune capace di dialogare alla pari con i grandi distributori esteri.

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Andrea Iervolino, presidente di MIFE, ha delineato la visione strategica con parole che puntano a ridefinire la percezione stessa del settore. “Il cinema italiano ha talento, storia e creatività straordinari”, ha affermato Iervolino, sottolineando tuttavia la necessità di un cambio di passo. “Tuttavia, per troppo tempo non è stato trattato come un settore strategico di esportazione. MIFE nasce per colmare questa lacuna: il nostro obiettivo è portare il cinema italiano nel mondo con la stessa forza con cui l'Italia esporta moda, automobili e cibo”.

L'approccio proposto si basa sull'esperienza diretta dei meccanismi globali. Secondo Iervolino, una struttura adeguata rende il prodotto italiano altamente competitivo, credibile e attraente. MIFE intende proporsi come lo strumento guida per condurre i produttori verso una fase industriale moderna e internazionale.

A rafforzare l'operatività della federazione interviene il Segretario Generale Federico Bettoni, il quale ha confermato la stretta collaborazione con le istituzioni pubbliche oltre che con Confimprese Italia. Bettoni ha posto l'accento sulla concretezza del progetto. “MIFE è nata come una federazione operativa e orientata ai risultati. La nostra missione è creare strumenti concreti, relazioni e vere opportunità per i produttori italiani che vogliono approcciare i mercati internazionali in modo strutturato”.

L'obiettivo finale è trasformare il cinema in un vero motore economico e occupazionale, capace di generare valore, continuità e reputazione internazionale per il Paese. Con MIFE, il Made in Italy punta dunque a diventare un marchio di garanzia anche sul grande schermo globale.

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