Matthew McConaughey e Michael Caine clonano le loro voci: Hollywood sceglie l'immortalità digitale

Matthew McConaughey e Michael Caine stringono accordi con ElevenLabs per la clonazione vocale AI. Una mossa che legittima una tecnologia controversa.

Le due star siglano un accordo con la controversa società AI ElevenLabs, aprendo un nuovo capitolo sul licensing della propria identità e sul futuro della performance.

[di Alessandro Massimo]

La linea di confine tra l'autenticità della performance umana e la perfezione della replica algoritmica è diventata ufficialmente più labile. Con una mossa che segnala un cambiamento tettonico nel rapporto tra Hollywood e l'Intelligenza Artificiale, i premi Oscar Matthew McConaughey e Michael Caine hanno stretto accordi formali con la società di audio AI ElevenLabs. L'obiettivo è consentire alla tecnologia di creare repliche virtuali complete e autorizzate delle loro inconfondibili voci.   

Questa alleanza strategica va oltre il semplice esperimento tecnologico. McConaughey, che ha rivelato di essere anche un investitore nella startup newyorkese, ha già delineato un'applicazione pratica e commerciale per il suo doppio digitale. L'attore, che collabora con l'azienda fin dalla sua fondazione nel 2022, utilizzerà la tecnologia per produrre una versione audio in lingua spagnola della sua newsletter, Lyrics of Livin, preservando la propria cadenza vocale per connettersi con una community più ampia.   

Tuttavia, è l'endorsement del novantaduenne Michael Caine a portare il peso simbolico più grande. Attraverso una dichiarazione, Caine ha fornito una cornice filosofica all'operazione, posizionando l'innovazione come uno strumento di celebrazione dell'umanità, piuttosto che di sua sostituzione. L'attore britannico ha descritto la tecnologia come un mezzo per amplificare le voci esistenti e per aprire nuove possibilità ai futuri narratori.   

Questa mossa conferisce una potente legittimazione a un'azienda che ne aveva disperatamente bisogno. ElevenLabs, sebbene tecnologicamente avanzata, è stata al centro di gravi controversie etiche. La società aveva precedentemente ammesso un numero crescente di casi di uso improprio della sua tecnologia poco dopo il rilascio pubblico. L'incidente più noto e politicamente destabilizzante è avvenuto quando il software è stato impiegato per generare una robocall che imitava perfettamente la voce del presidente Joe Biden, inviata a migliaia di elettori nel tentativo di interferire con le primarie del New Hampshire.   

L'adozione da parte di Caine e McConaughey sposta radicalmente il dibattito all'interno dell'industria. Dopo un anno dominato dalle dispute sindacali proprio sul tema delle repliche digitali, questa partnership introduce un nuovo paradigma: un modello di business basato sul licensing volontario della propria identità sia per gestire attivamente la propria eredità artistica (nel caso di Caine) sia per superare le barriere linguistiche (nel caso di McConaughey).   

Cosa significa questo per il futuro immediato? Se attori di questo calibro autorizzano la propria replica, si stabilisce un precedente che potrebbe frammentare il fronte unito degli artisti e dei doppiatori. La domanda successiva diventa inevitabile: quanti studi cinematografici, tra dieci anni, preferiranno negoziare una licenza perpetua per una voce sintetica d'eccellenza piuttosto che ingaggiare un professionista in carne e ossa per ogni singolo progetto?

ElevenLabs afferma di aver implementato nuove e più stringenti misure di salvaguardia per impedire la clonazione non autorizzata di voci di alto profilo. Ma la scelta di Caine e McConaughey ha già aperto una porta che sarà molto difficile da richiudere. L'immortalità digitale, a quanto pare, ha trovato i suoi primi, autorevoli acquirenti.

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