Guerra di Attribuzione per la Napalm Girl: L'iconica Foto del Vietnam al Centro di una Nuova Controversia

Controversia sulla paternità della foto "Napalm Girl". World Press Photo sospende attribuzione a Nick Út. Indagini su Nghe e Huynh Cong Phúc.

World Press Photo sospende l'attribuzione a Nick Út mentre nuove indagini rivelano possibili autori alternativi della storica fotografia di guerra che ha cambiato l'opinione pubblica sul conflitto vietnamita.

[di Angelo Bruno]

Phan Thị Kim Phúc (al centro). (World Press Photo Foundation)

L'immagine simbolo dell'orrore bellico, The Terror of War, universalmente conosciuta come Napalm Girl, si trova oggi al centro di un dibattito complesso sulla sua attribuzione. Una fotografia che per oltre mezzo secolo ha rappresentato l'emblema delle atrocità della guerra in Vietnam vede ora World Press Photo sospendere ufficialmente la storica paternità al fotografo Nick Út dell'Associated Press. Recenti indagini e un nuovo documentario, The Stringer, hanno aperto scenari alternativi che meritano un'analisi approfondita.

Un'icona della fotografia di guerra in discussione

Per più di cinquant'anni, la straziante immagine di Phan Thị Kim Phúc, la bambina vietnamita che fugge nuda lungo una strada dopo un attacco al napalm nel 1972, è stata considerata opera di Nick Út. Questo scatto, premiato con il World Press Photo of the Year e il Premio Pulitzer, ha contribuito significativamente a mobilitare l'opinione pubblica contro la guerra del Vietnam. La potenza comunicativa dell'immagine ha trasceso il tempo, diventando un simbolo universale contro le barbarie dei conflitti.

Le nuove evidenze e le indagini parallele

La questione è emersa alla luce con la presentazione del documentario The Stringer del regista Bao Nguyen al Sundance Film Festival 2025. Il film, corroborato da un'analisi visiva del prestigioso centro di ricerca INDEX di Parigi, propone come possibile autore Nguyen Thành Nghe, un fotogiornalista freelance vietnamita presente sul luogo al momento dello scatto. La meticolosa ricostruzione, basata su filmati dell'epoca, materiale d'archivio e analisi tecniche, colloca Nghe in una posizione che appare compatibile con la realizzazione della fotografia.

Un frame di The Stringer

Le indagini hanno ulteriormente ampliato il campo dei possibili autori includendo anche Huynh Cong Phúc, un altro fotografo vietnamita che riprese video dell'epoca mostrerebbero nelle immediate vicinanze dell'evento.

In realtà, il documentario The Stringer si propone di andare oltre la mera questione dell'attribuzione fotografica. Come evidenziato dalla VII Foundation, produttrice del film, l'opera affronta tematiche più ampie quali "la verità, la memoria", "la giustizia razziale e l'etica giornalistica", portando alla luce il contributo fondamentale, ma troppo spesso oscurato, dei freelance locali nelle zone di conflitto. Il progetto nasce dalla testimonianza di quello che viene definito un "coraggioso informatore" e da un'investigazione biennale guidata dal rinomato fotografo di guerra Gary Knight.

PAGINA UFFICIALE DEL FILM THE STRINGER

Le posizioni istituzionali: due approcci differenti

Di fronte a queste nuove evidenze, World Press Photo e Associated Press hanno adottato posizioni distinte ma ugualmente ponderate.

World Press Photo ha annunciato il 16 maggio 2025 la sospensione formale dell'attribuzione della foto a Nick Út. Joumana El Zein Khoury, direttrice esecutiva dell'organizzazione, ha chiarito che mentre la fotografia e il premio mantengono intatto il loro valore storico, la questione dell'autorialità necessita di una revisione approfondita. L'analisi investigativa condotta da World Press Photo suggerisce che, considerando angolazione, distanza e attrezzatura utilizzata, sia Nguyễn Thành Nghệ che Huỳnh Công Phúc potrebbero trovarsi in una posizione più coerente con la prospettiva della fotografia rispetto a quella di Nick Út.

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L'Associated Press, dal canto suo, dopo un'indagine interna durata quasi un anno, ha mantenuto l'attribuzione a Nick Út pur riconoscendo l'esistenza di questioni irrisolte. Secondo i protocolli dell'agenzia, un'attribuzione viene modificata solo in presenza di prove incontrovertibili che dimostrino che la persona accreditata non sia l'autore dello scatto. L'indagine dell'AP ha sollevato interrogativi sulla fotocamera utilizzata – suggerendo che potesse essere una Pentax (in uso a Nghe) piuttosto che una Leica come affermato in passato da Út – ma ha ritenuto che gli elementi disponibili non siano sufficienti per riassegnare la paternità dello scatto.

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Un dibattito che trascende l'autorialità

Nick Út

La vicenda della "Napalm Girl" si inserisce in un contesto più ampio che riguarda l'autenticità e l'attribuzione di immagini storiche, richiamando casi celebri come Morte di un miliziano di Robert Capa o Raising the Flag on Iwo Jima di Joe Rosenthal. La controversia attuale illumina anche le dinamiche di potere all'interno dell'ecosistema mediatico e il ruolo storicamente sottovalutato degli operatori locali nel giornalismo di guerra.

Mentre la figura di Phan Thị Kim Phúc e la straordinaria forza comunicativa della fotografia rimangono al di sopra di ogni controversia, la questione su chi abbia effettivamente immortalato quel momento cruciale nel giugno 1972 resta, almeno per ora, una domanda aperta. Ciò che rimane indiscusso è il potere di quell'immagine di trascendere l'individualità del suo creatore per diventare patrimonio collettivo dell'umanità, un monito permanente sugli orrori della guerra e sulla sofferenza dei civili nei conflitti armati.