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Mario Martone incontra il pubblico a Roma: Fuori, il ritratto di una donna indomabile che divide e affascina

Mario Martone presenta il suo film "Fuori" al Cinevillage Talenti di Roma. Scopri trama, analisi e critica del ritratto di Goliarda Sapienza.

Appuntamento al Cinevillage Talenti giovedì 3 luglio per la presentazione di Fuori. Il regista Mario Martone dialogherà con il pubblico svelando i retroscena della sua ultima opera su Goliarda Sapienza, un'opera che trascende il biopic per farsi "road movie dell'anima"

 [di Alex M. Salgado]

Elodie, Valeria Golino, Matilda De Angelis - Scena del film

La capitale si prepara ad accogliere uno degli eventi cinematografici più attesi dell'estate. Domani sera, giovedì 3 luglio alle ore 21:30, il Cinevillage Talenti (Via Corrado Alvaro, Largo Pugliese) ospiterà la proiezione di Fuori, l'ultima, potente opera di Mario Martone. Un appuntamento reso ancora più prezioso dalla presenza del regista stesso, che introdurrà il film in un dialogo moderato da Massimo Righetti, offrendo al pubblico romano la rara opportunità di addentrarsi nelle complesse stratificazioni di un'opera che ha acceso il dibattito critico sin dalla sua consacrazione in concorso a Cannes.

Un ritratto per sottrazione

Fuori rifugge deliberatamente le convenzioni del biopic tradizionale per configurarsi come un'immersione radicale e contemplativa in un frammento cruciale dell'esistenza di Goliarda Sapienza. Magistralmente interpretata da Valeria Golino, la scrittrice emerge sullo schermo attraverso un ritratto per sottrazione, dove ogni gesto e ogni silenzio rivelano l'essenza di una donna perennemente in fuga dalle categorizzazioni. La narrazione, sapientemente ambientata nella torrida estate romana del 1980, inaugura il proprio percorso là dove molte storie convenzionali troverebbero epilogo: con l'uscita di Goliarda dal carcere di Rebibbia. Non si tratta dell'alba della libertà, bensì dell'ingresso in un limbo esistenziale denso di contraddizioni. Il suo monumentale romanzo L'arte della gioia subisce il sistematico rifiuto degli editori, mentre l'eco del gesto che l'ha condotta in carcere – un furto compiuto per disperazione economica ma soprattutto per disprezzo verso un establishment intellettuale che la marginalizza – continua a riverberare nella sua coscienza, lasciandola in un profondo spaesamento identitario.

L'intimità che salva

Fuori - Locandina Ufficiale
In questo sentirsi perennemente "fuori" – fuori dal carcere ma non ancora libera, fuori dai salotti letterari che la respingono, fuori dal proprio tempo che non sa riconoscerne il genio – Goliarda scopre un'inaspettata fonte di rigenerazione vitale. Il cuore pulsante del film risiede nel legame di profonda sorellanza che la unisce a due ex compagne di detenzione: Roberta, interpretata con intensità viscerale da Matilda De Angelis, e Barbara, cui Elodie conferisce una delicata complessità. È un'intimità polimorfa che intreccia sorellanza, amicizia e desiderio latente, "che nessuno, fuori, può riuscire a comprendere".

Una poetica della frammentazione

Co-sceneggiato dal regista insieme a Ippolita Di Majo, il film respinge consapevolmente la cronologia lineare per concentrarsi sulla dialettica esistenziale tra il "dentro" del carcere – paradossalmente liberatorio – e il "fuori" di una società altrettanto costrittiva. Questa scelta stilistica, deliberatamente non lineare e frammentaria, testimonia la coerenza di un'opera che si pone essa stessa "fuori dalle logiche" del mercato cinematografico globale, sfidando le aspettative narrative convenzionali.

La regia di Martone, che definisce il proprio lavoro un "road movie dell'anima", trasfigura la Roma del 1980 in un paesaggio mentale quasi metafisico. La fotografia "polverosa" e desaturata di Paolo Carnera si fonde con la scelta etica ed estetica di girare nei luoghi autentici della vita di Sapienza – dalla sua casa, ancora oggi intatta, al carcere di Rebibbia con vere detenute come comparse – per ancorare la finzione a una verità tangibile, sfumando i confini tra rappresentazione e realtà.


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Un tassello autoriale

Fuori si inserisce organicamente nel percorso autoriale di Martone, dialogando con i suoi precedenti ritratti di artisti ribelli – da Leopardi a Scarpetta – e confermandosi un'opera che "interroga, che divide, che costringe a prendere posizione". Il film trascende la dimensione puramente cinematografica per agire come potente catalizzatore culturale, accelerando il processo di riscoperta e canonizzazione di Goliarda Sapienza nel panorama letterario italiano.

L'incontro di domani sera rappresenterà dunque un'occasione unica per esplorare la genesi e la visione di un'opera che non si limita a essere vista, ma esige di essere vissuta e metabolizzata. Un film che si conferma un evento culturale di rilievo internazionale, degno erede di una tradizione cinematografica che sa ancora interrogare il presente attraverso la complessità del passato.

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