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The Phoenician Scheme: Wes Anderson Incanta Cannes Tra Applausi, Lacrime e Genialità Cinematografica

Wes Anderson trionfa a Cannes con "The Phoenician Scheme". Recensione del film con Del Toro: applausi, cast stellare e il ritorno del genio visionario

Il nuovo attesissimo film di Wes Anderson, con Benicio Del Toro e Mia Threapleton, presentato in anteprima mondiale al Festival di Cannes. Un ritorno alle origini del regista, tra commedia, dramma familiare e la sua inconfondibile estetica. La recensione di Luci Sulla Scena Magazine.

[di Alex M. Salgado]


Il nuovo capolavoro di Wes Anderson, The Phoenician Scheme, ha debuttato trionfalmente al Festival di Cannes, accolto da sette minuti e mezzo di applausi scroscianti e dalla commozione di una delle sue stelle, Mia Threapleton, al suo esordio in un film del regista texano. Anderson stesso, visibilmente soddisfatto, ha ringraziato il pubblico e presentato il cast stellare presente alla proiezione, sottolineando l'importanza di "dodici parole" che, a suo dire, racchiudono l'essenza del film. Questo ritorno in grande stile segue le precedenti acclamate presentazioni a Cannes, come quella per The French Dispatch che registrò nove minuti di ovazione e Moonrise Kingdom con cinque.

The Phoenician Scheme segna un significativo ritorno alle origini per Anderson, riproponendo le amate dinamiche delle commedie su famiglie disfunzionali che hanno caratterizzato film cult come Rushmore e I Tenenbaum. Ambientato nel 1950, il film ci trascina nelle peripezie dell'industriale europeo Anatole "Zsa-zsa" Korda, interpretato da un magistrale Benicio Del Toro. Sopravvissuto al suo sesto incidente aereo, Korda è un uomo dalle pratiche commerciali complesse e spregiudicate che gli hanno procurato nemici in ogni angolo del globo, rendendolo un bersaglio costante per gli assassini.

Giunto alle fasi finali di un ambizioso progetto decennale e con le minacce che incombono, decide di nominare come sua erede la figlia da cui si era allontanato, Liesl (Mia Threapleton), una novizia in procinto di prendere i voti. Accompagnati dal tutore personale di Zsa-zsa, Bjorn (Michael Cera), padre e figlia attraversano la Moderna Grande Fenicia Indipendente per incontrare vari partner commerciali e tentare di colmare "Il Vuoto" – un disavanzo finanziario in continua espansione che Zsa-zsa quantifica come "Tutto quello che abbiamo – più qualcosina". Parallelamente, Liesl indaga sull'omicidio irrisolto di sua madre, la prima moglie di Zsa-zsa.

GUARDA IL TRAILER: THE PHOENICIAN SCHEME - Official Trailer [HD]

La pellicola rappresenta un autentico trionfo dello stile inconfondibile di Anderson, un autore che dipinge con parole e immagini mondi unici e immediatamente riconoscibili. Dopo un Asteroid City forse troppo narrato e artificiale, The Phoenician Scheme ristabilisce un equilibrio perfetto, concentrandosi brillantemente sulla figura di Zsa-zsa Korda. Del Toro domina la scena con una performance impeccabile, incarnando un industriale tanto carismatico quanto moralmente ambiguo, in un ruolo che ricorda figure contemporanee controverse per la sua spregiudicatezza negli affari e la capacità di eludere le conseguenze. L'attore si cala perfettamente nei ritmi dei dialoghi andersoniani, regalando una prova memorabile.

Al suo fianco, Mia Threapleton (figlia di Kate Winslet) si rivela una degna co-protagonista, portando profondità e sensibilità al personaggio di Liesl, mentre Michael Cera si inserisce con naturale disinvoltura nell'universo stilistico del regista. Il film, pur mantenendo la consueta coralità con camei di stelle come Tom Hanks, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch e Willem Dafoe, ruota attorno al complesso rapporto tra Zsa-zsa e Liesl. Lui, un uomo d'affari che "può sempre cambiare rotta e non ha alcun obbligo verso la verità", si trova a confrontarsi con una figlia determinata a scoprire la verità sulla morte della madre e inizialmente restia ad accettare l'eredità paterna.

La loro interazione, intrisa di umorismo e rivelazioni inaspettate, costituisce il cuore pulsante di una narrazione che esplora temi come il potere smisurato della classe miliardaria, l'avidità incontrollata e le complesse dinamiche familiari, con una sorprendente tenerezza di fondo. Anderson riesce magistralmente a intrecciare i suoi tipici interessi esistenziali con una narrazione umanistica toccante, che era mancata nelle sue opere più recenti.

Visivamente, The Phoenician Scheme è semplicemente spettacolare, come ci si aspetta da Anderson. Girato quasi interamente negli studi Babelsberg in Germania, il film vanta la lussureggiante fotografia di Bruno Delbonnel (alla sua prima collaborazione con il regista per un lungometraggio), le squisite scenografie di Adam Stockhausen, i costumi di Milena Canonero e le musiche di Alexandre Desplat. Ogni inquadratura è meticolosamente composta, con una palette di colori tenui e suggestivi che sottolineano i temi più profondi della pellicola.

La narrazione, sebbene complessa e a tratti paragonabile a un puzzle narrativo per la sua attenzione ai dettagli finanziari e contrattuali, risulta sorprendentemente godibile e avvincente, con dialoghi serrati e brillanti e alcune sequenze visivamente esplosive. Frasi come "Non sono affatto un cittadino. Non ho bisogno dei miei diritti umani", pronunciata da Zsa-zsa, o il suo motto "Mai comprare buoni quadri. Compra capolavori", risuonano con cinica arguzia, riflettendo la mentalità di una certa élite finanziaria.

A completare il quadro, le sequenze oniriche in bianco e nero che punteggiano il film, nelle quali Zsa-zsa immagina confronti con figure spirituali dopo le sue esperienze di quasi-morte, aggiungono una dimensione esistenziale che arricchisce notevolmente la narrazione.

The Phoenician Scheme rappresenta un ritorno in grande forma per Wes Anderson, un film che affascinerà i fan di lunga data e potrebbe riconquistare coloro che si erano sentiti alienati dalle sue opere più recenti. È una commedia di spionaggio emotivamente radicata e visivamente sontuosa, che riesce a essere allo stesso tempo divertente, profonda e toccante, confermando Anderson come uno dei più originali e talentuosi registi contemporanei.

Crediti Artistici e Tecnici:

  • Regia: Wes Anderson
  • Sceneggiatura: Wes Anderson (storia di Roman Coppola e Wes Anderson)
  • Cast Principale: Benicio Del Toro, Mia Threapleton, Michael Cera, Riz Ahmed, Tom Hanks, Bryan Cranston, Mathieu Amalric, Jeffrey Wright, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Rupert Friend, Hope Davis, Richard Ayoade, Willem Dafoe, F. Murray Abraham
  • Fotografia: Bruno Delbonnel
  • Scenografia: Adam Stockhausen
  • Costumi: Milena Canonero
  • Musiche: Alexandre Desplat
  • Distributore Italiano: Universal Pictures Italia
  • Durata: 1 ora e 41 minuti

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