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SoundCloud e l'Intelligenza Artificiale: Facciamo Chiarezza sull'Uso dei Contenuti degli Artisti

SoundCloud chiarisce: nessun uso di contenuti artisti per IA generativa. Focus su supporto, trasparenza e consenso. Analisi e impatto sull'industria.

Analisi approfondita delle recenti dichiarazioni di SoundCloud riguardo all'intelligenza artificiale, le preoccupazioni della community e l'impegno della piattaforma a tutela degli artisti.

[di Alessandro Massimo]



Recentemente, un aggiornamento dei termini di servizio di SoundCloud ha generato un acceso dibattito online, sollevando preoccupazioni tra musicisti e addetti ai lavori riguardo al potenziale utilizzo dei loro contenuti per addestrare modelli di intelligenza artificiale generativa. In qualità di esperto di IA, ritengo fondamentale analizzare la situazione con equilibrio, fornendo un quadro chiaro e accessibile.

SoundCloud ha prontamente risposto alle critiche, rilasciando una dichiarazione volta a rassicurare la sua community. Un portavoce della piattaforma ha affermato con decisione che SoundCloud "non ha mai utilizzato i contenuti dell'artista per formare modelli di IA, né sviluppiamo strumenti di AI o permettiamo a terzi di estrarre o utilizzare il contenuto di SoundCloud dalla nostra piattaforma per scopi di formazione sull'AI". Per rafforzare questa posizione, la società ha implementato misure di sicurezza tecniche, incluso un tag no AI sul proprio sito per vietare esplicitamente l'uso non autorizzato dei contenuti. L'azienda ha ribadito il suo impegno storico verso gli artisti, sottolineando che "SoundCloud è sempre stato e rimarrà artista-first".   

Ma allora, cosa prevedeva l'aggiornamento dei termini di servizio che ha scatenato il putiferio? I termini, aggiornati nel febbraio 2024, specificavano che gli utenti acconsentivano all'utilizzo dei loro contenuti "per informare, formare, sviluppare o servire come input per intelligenza artificiale o tecnologie di intelligenza artificiale o servizi come parte e per la fornitura dei servizi". SoundCloud ha chiarito che questa clausola si riferisce all'interazione dei contenuti con le tecnologie di IA all'interno della piattaforma stessa, per finalità quali "raccomandazioni personalizzate, organizzazione dei contenuti, il rilevamento delle frodi e miglioramenti per l'identificazione dei contenuti con l'aiuto di AI Technologies". Questi utilizzi, secondo l'azienda, sono in linea con gli accordi di licenza esistenti e gli standard etici. Un esempio concreto è l'impiego di strumenti come Musiio, una piattaforma AI acquisita da SoundCloud nel 2022, utilizzata "strettamente per la scoperta dell'artista potenza e organizzazione dei contenuti, non per addestrare modelli generativi AI".   

Nonostante le rassicurazioni, alcune figure di spicco del settore, come Ed Newton-Rex, fondatore di Fairly Trained, un'organizzazione che promuove l'addestramento etico dei modelli di IA, hanno espresso persistenti preoccupazioni. Newton-Rex ha sottolineato che la dichiarazione di SoundCloud "in realtà non esclude SoundCloud formazione modelli generativi AI sulla musica dei loro utenti in futuro", evidenziando come i termini di servizio lo consentirebbero teoricamente.   

In risposta a queste ulteriori perplessità, un rappresentante di SoundCloud ha specificato che i termini di servizio "proibiscono esplicitamente l'uso di contenuti con licenza, come la musica da grandi etichette, per la formazione di qualsiasi modello AI, tra cui generative AI". Per quanto riguarda altri tipi di contenuti caricati, pur ammettendo la possibilità di un utilizzo correlato all'IA, il rappresentante ha assicurato che "non si è verificato alcun uso di questo tipo fino ad oggi, e SoundCloud introdurrà controlli interni rigorosi per gestire qualsiasi potenziale utilizzo futuro. Se dovessimo mai considerare l'uso di contenuti utente per addestrare modelli generativi di IA, introdurremmo in anticipo chiari meccanismi di opt-out - come minimo - e rimarremmo impegnati nella trasparenza con la nostra comunità di creatori".   

La generazione musicale tramite IA rappresenta una sfida complessa e dibattuta nell'industria, con significative implicazioni legali per la violazione del diritto d'autore, come evidenziato dalle azioni legali contro piattaforme quali Suno e Udio. In questo scenario, SoundCloud si orienta verso un utilizzo dell'IA che supporti gli artisti, con l'obiettivo di migliorare strumenti, capacità, portata e opportunità. La questione centrale, nell'intersezione tra IA e creatività, poggia sui principi di consenso, attribuzione ed equo compenso. Sebbene le preoccupazioni iniziali sui termini di servizio fossero comprensibili, le dichiarazioni di SoundCloud cercano di tracciare una linea netta: l'IA sulla piattaforma è concepita come strumento di ausilio e ottimizzazione, non per addestrare modelli generativi con i contenuti degli utenti senza un esplicito consenso e controllo. La trasparenza e l'effettiva implementazione di meccanismi di controllo saranno dunque essenziali per preservare la fiducia della sua vasta comunità di creatori.

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