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San Damiano: Il Documentario che Svela l'Anima Nascosta di Termini e Conquista l'Italia

Scopri San Damiano, il documentario narrativo su vita, sogni e resilienza a Termini. Un film potente e autentico che sta emozionando l'Italia.

 Un viaggio crudo e poetico nella resilienza umana, dalle Mura Aureliane al cuore degli spettatori.

[di Alex M. Salgado]

Presentato con successo alla Festa del Cinema di Roma e forte di un passaparola che ne sta decretando lo status di piccolo caso cinematografico, San Damiano, il documentario narrativo diretto da Gregorio Sassoli e Alejandro Cifuentes, prosegue il suo viaggio nelle sale italiane, toccando corde profonde nel pubblico. Più che un semplice documentario, si rivela un'"immersione viscerale nell'anima ferita di Roma", un racconto potente e autentico che esplora gli abissi della Stazione Termini per trovare una fragile luce di speranza.

La storia segue Damian Eugeniusz Bielicki, un giovane polacco che, con pochi euro in tasca, fugge a Roma sperando di ricostruire la sua vita lontano dai fantasmi del passato. Invece di perdersi tra i senzatetto, trova rifugio su un'antica torre delle Mura Aureliane, trasformandola nella sua casa sopraelevata. Sognando di diventare cantante e assetato d'amore, Damian si lega a Sofia, carismatica senzatetto, e la loro storia divampa sullo sfondo turbolento di Termini. Qui, tra cameratismo e conflitti, Damian trova una sorta di famiglia, ma la sua psiche fragile lo mette costantemente alla prova. Riuscirà a salvarsi dall'inferno della stazione? 

I registi raccontano come il documentario sia nato "da un incontro fortuito che ci ha aperto le porte a un mondo parallelo". Dopo un anno di volontariato con la comunità di Sant'Egidio, distribuendo pasti ai senzatetto, decisero di trascorrere una notte a Termini, spinti dal "desiderio di conoscere più a fondo questa realtà". Fu allora che incontrarono Damian, un giovane polacco che "con una barzelletta riesce a rompere immediatamente il ghiaccio" e rivela di non dormire per terra ma nel suo rifugio sopraelevato: "la mia torre". Affascinati dalla sua personalità carismatica e dalla sua energia contagiosa, i registi hanno intrapreso "un viaggio nella sua vita che si è rivelato emozionante e complesso, avventurandosi tra i suoi sogni e la cruda realtà della vita di strada, tra l'alcolismo e la costante lotta per la sopravvivenza". Hanno frequentato Termini quotidianamente per due anni, di cui uno interamente dedicato alle riprese. Superata la diffidenza iniziale – "alcune bottiglie sono volate nella nostra direzione" – i gesti ostili "si sono trasformati in abbracci calorosi". Hanno compreso, spiegano i registi, "che il nostro scopo non era 'rubare' un pezzo della loro vita per poi svanire nel nulla, ma piuttosto restare, osservare e raccontare". Questo ha permesso di sviluppare legami profondi e realizzare un film che offre una prospettiva dall'interno, senza filtri, con una vicinanza autentica. Il documentario nasce dalla consapevolezza di dover "dare un volto umano a chi è stato reso invisibile
", attraverso un racconto che invita a riflettere sulla "nostra comunanza e sulla necessità di vedere e ascoltare".

Accolto con proiezioni sold out e dibattiti appassionati, il film è stato definito "terapeutico" e insignito del premio SAMIFO Lo Spiraglio Film Festival della Salute Mentale per la sua autenticità. Le vicende di Damian e degli altri protagonisti, crude ma intrise di sorprendente poesia, diventano metafora di una resilienza che sfida l'annientamento. La musica, che include le improvvisazioni hip hop del protagonista e la colonna sonora originale di Damiano Colosimo, amplifica l'immersione.


Distribuito da Red Sparrow e prodotto da Gregorio Sassoli per Red Sparrow e Askesis film con Guendalina Folador come produttrice associata e con il sostegno del MiC, San Damiano è accompagnato in tour dagli stessi registi e dal coprotagonista Alessio Mura, che dialogano con il pubblico insieme a esperti, arricchendo la visione. È la dimostrazione coraggiosa di un cinema indipendente che colpisce al cuore e sa parlare direttamente all'anima, un'onda d'interesse crescente per un'opera che invita a connettersi con la complessità dell'esistenza e la scintilla di umanità che arde anche nell'oscurità. Un "piccolo miracolo di cinema dal vero" da non perdere.

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