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"L'innocenza" di Kore-eda per CINEPROF IV: Lo Sguardo del Cinema Incontra gli Studenti dell'IC Maria Capozzi di Roma

[di Alex M.Salgado] Il cinema d'autore entra nelle aule, o meglio, porta le aule al cinema. Nell'ambito del progetto CINEPROF IV Edi...

[di Alex M.Salgado]

Il cinema d'autore entra nelle aule, o meglio, porta le aule al cinema. Nell'ambito del progetto CINEPROF IV Edizione, un'iniziativa dedicata all'educazione all'immagine, alcune classi selezionate dell'Istituto Comprensivo Maria Capozzi di Roma avranno prossimamente l'opportunità formativa di confrontarsi con un'opera di grande spessore: "L'innocenza" (Monster), l'ultimo lavoro del celebrato regista giapponese Kore-eda Hirokazu, arrivato nelle sale cinematografiche italiane grazie a BIM Distribuzione. La proiezione al Multisala Andromeda di Roma, riservata agli studenti dell'istituto coinvolti nel progetto, sarà introdotta e guidata dai tutor Francesco Crispino e Anna Maria Passetti, figure esperte nell'accompagnare i giovani spettatori nell'analisi del linguaggio cinematografico. Si tratta di un'occasione significativa per decifrare un film complesso, premiato per la Miglior Sceneggiatura (firmata da Yūji Sakamoto) all'ultimo Festival di Cannes e impreziosito dalla colonna sonora finale del maestro Ryūichi Sakamoto

La Recensione del Film: Sguardi Multipli sull'Infanzia Ferita

"L'innocenza" ci immerge nella quiete apparente di una cittadina giapponese. Seguiamo Saori (Sakura Andō), madre single, preoccupata per gli strani comportamenti del figlio undicenne Minato (Soya Kurokawa) in seguito a una rissa scolastica. L'incidente, inizialmente minimizzato, si rivela più complesso man mano che emergono le versioni discordanti degli alunni coinvolti, portando Saori a sospettare del giovane insegnante Hori (Eita Nagayama) e a cercare la verità. Kore-eda, pur tornando ai temi cardine della sua filmografia – l'infanzia, i rapporti familiari, le difficoltà della comunicazione tra generazioni, qui declinati attorno a un presunto atto di bullismo – adotta una struttura narrativa che è essa stessa riflessione. Influenzato dal classico Rashomon di Kurosawa, il racconto si dipana attraverso tre prospettive differenti (madre, insegnante, figlio), costringendo lo spettatore a rimettere continuamente in discussione ciò che crede di aver compreso.

Più che un puzzle psicologico, "L'innocenza" diventa una profonda meditazione sull'atto del guardare. Kore-eda contrappone il "vedere" superficiale al "guardare" stratificato, quello sguardo capace di andare oltre l'inquadratura, di considerare il non-detto, il fuoricampo, e di riconoscere come l'interpretazione degli eventi possa divergere dalla realtà fattuale – come suggerisce la sibillina preside della scuola («Quello che è realmente accaduto non ha importanza»). La forma del film, la "giusta distanza" che il regista mantiene dai suoi personaggi osservandoli con empatia ma senza giudizio, diventa così la cifra stilistica e tematica di un'opera che interroga la nostra stessa capacità di comprendere l'altro, rendendo "L'innocenza" forse il film più squisitamente teorico di Kore-eda. 

GUARDA ORA IL TRAILER----> https://www.youtube.com/watch?v=3H1XTn0Z_C8

CINEPROF IV Edizione: Il Valore Strategico dell'Educazione all'Immagine (con il sostegno MIC e MIM)

Questa preziosa opportunità per gli studenti dell'IC Maria Capozzi si colloca all'interno del percorso strutturato di CINEPROF IV Edizione - La Scuola Incontra le Professioni e la Creatività del Cinema. È fondamentale sottolineare l'importanza strategica di progetti come questo, promossi da ANEC Lazio nell'ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola e realizzati grazie al supporto cruciale del Ministero della Cultura (MIC) e del Ministero dell'Istruzione e del Merito (MIM)

In un mondo sovraesposto agli stimoli visivi, iniziative come CINEPROF IV Edizione assumono un ruolo educativo fondamentale. Non si tratta solo di "vedere film", ma di sviluppare un'alfabetizzazione audiovisiva critica nei giovani. Il progetto mira a fornire agli studenti gli strumenti per analizzare il linguaggio delle immagini, comprendere i processi creativi e tecnici che stanno dietro un'opera cinematografica e riflettere sulle tematiche sociali sollevate dai film (come il bullismo o l'inclusione, centrali anche ne "L'innocenza"). Il sostegno di MIC e MIM a questi percorsi evidenzia la volontà istituzionale di riconoscere il cinema non solo come espressione artistica, ma come potente strumento di crescita culturale, sociale e personale, capace di stimolare il pensiero critico e favorire la partecipazione attiva alla vita culturale del Paese, riportando al centro anche l'esperienza collettiva della "Grande Visione in Sala". La visione de "L'innocenza" per le classi dell'IC Maria Capozzi, arricchita dalla guida dei tutor Francesco Crispino e Anna Maria Passetti, si configura quindi come un'esperienza didattica di alto valore. È la dimostrazione concreta di come il cinema d'autore, inserito in progetti educativi ben strutturati e supportati dalle istituzioni come CINEPROF IV Edizione, possa diventare un alleato imprescindibile per la scuola nella formazione di cittadini più consapevoli e sensibili.

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